Metamorfosi
del numero: matematica, informatica, musica e...
19 - 21 marzo 2003
Dipartimento di Scienze Matematiche, Università di Trieste
In collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste
Programma
Mercoledì 19 marzo
15.00 - 15.20
Apertura: Alfredo Bellen (direttore del DSM), Emilia Mezzetti (coordinatore
scientifico del progetto), Massimo Parovel (direttore del Conservatorio
G. Tartini)
15.20 - 15.30
Donatella Surian, Scuola del Vedere
Intervento su Lucio Saffaro
15.30 - 16.15
Maria Dedò, Università di Milano
Poliedri
16.30 - 17.00
Premiazioni: Premio Marco Reni, Olimpiadi della Matematica, gare
Mathesis
17.15 - 18.00
Gian Marco Todesco, Digital Video, Roma
Iperpoliedri: computer graphics e spazi quadridimensionali
Giovedì 20 marzo
9.00 - 9.45
Giorgio Koch, Università "La Sapienza", Roma
La matematica dell'incertezza
10.00 - 10.45
Alessandro Treves, SISSA, Trieste
Cos'è che ci ha fatto mammiferi?
11.15 - 12.00
Fabrizio Luccio, Università di Pisa
Algoritmi, divinità e gente comune
12.15 - 12.45
Ottavia Foà, Liceo Scientifico "G. Galilei", Trieste
Quanta matematica in un racconto! I sette messaggeri di Dino
Buzzati
16.00 - 16.45
Alvise Vidolin, Conservatorio "B. Marcello", Venezia
Numero e suono
17.00 - 18.30
"Pars numeralis in musica", concerto per strumenti, video ed elettronica
eseguito dagli allievi del conservatorio G. Tartini
di Trieste. Introduce Roberto Doati, Conservatorio G. Tartini, Trieste
Venerdì 21 marzo
9.00 - 9.45
Giorgio Dendi, Trieste, vincitore dei Campionati Internazionali
di Giochi Matematici
Il fascino dei giochi matematici
10.00 - 11.00
Gianfranco Gambarelli, Università di Bergamo
John Nash dal Nobel all'Oscar
11.30 - 12.15
Almerico Murli, Università di Napoli
La matematica e il goal fantasma
12.30 - 13.00
Milvia Corso, Istituto Magistrale "G. Carducci", Trieste
Usare internet per studiare le varie culture attraverso le pubblicità
15.30 - 16.15
Stefano Bistarelli, CNR, Pisa e Università "G. D'Annunzio",
Pescara
Impronte digitali, autenticazione e SmartCards
16.30 - 17.15
Elisabetta Tesi, Assessore del Comune di Firenze
La matematica come risorsa per gestire la complessità
In chiusura
Concerto degli allievi del Conservatorio "G. Tartini" di Trieste;
Gruppo Percussioni Trieste
E INOLTRE
Intrusioni
Mostra di pannelli realizzati da Elvira Giannattasio e Martina Recchiuti
per Ulisse nella Scienza
Mostra di opere di Lucio Saffaro
Da lunedì 17 marzo a venerdì 21 marzo presso la sala
di lettura edificio H2, organizzata in collaborazione con D. Surian
(Scuola del Vedere) e per gentile concessione di M. G. Avidano Bonzano.
Apertura della mostra: lunedì 17 marzo
ore 17.
Interventi: Donatella Surian, Scuola del Vedere,
Lucio Saffaro; Fabio Pagan, ICTP & SISSA, La "geometria poetica"
di Lucio Saffaro.
Metamorfosi del suono
Un portale di Paolo Girol (Conservatorio "G. Tartini" di Trieste
e C.d.L. in informatica), sui rapporti tra musica e matematica nel
XX secolo, accessibile dalle stazioni di lavoro collocate nell'aula
informatizzata 3A, edificio H2.
SUNTI DEGLI INTERVENTI
Maria Dedò, Università di Milano
Poliedri
Si presenteranno e discuteranno un certo numero di problemi (anche
di tipo molto diverso) che hanno come oggetto i poliedri, per arrivare
poi a porsi il problema di come si possano visualizzare poliedri
nella quarta dimensione.
Maria Dedò è professore ordinario di Geometria
presso il Dipartimento di Matematica dell'Università di Milano.
Precedentemente è stata professore alle università
di Pisa e Cagliari. Ha tenuto corsi di Geometria, Topologia, Algebra
Lineare e Matematiche elementari da un punto di vista superiore.
È autrice di vari libri tra cui "Forme: simmetria e
topologia" e "Trasformazioni geometriche, con un'introduzione
al modello di Poincarè".
Gian Marco Todesco, Digital Video, Roma
Iperpoliedri: computer graphics e spazi
quadridimensionali
L'analogo quadridimensionale del poliedro è il policoro,
ovvero il politopo o iperpoliedro a 4 dimensioni. Ragionando per
analogia possiamo dedurre molte proprietà di questi affascinanti
oggetti che eludono la nostra immaginazione diretta: è facile
vedere ad esempio come l'analogo quadridimensionale del cubo sia
delimitato da 8 "facce" cubiche e si scopre, con un'analisi approfondita,
che esistono solo sei policora regolari contro i cinque poliedri
regolari dello spazio. Ma come possiamo formarci un'immagine mentale
di un oggetto quadridimensionale? In questo intervento vorrei illustrare,
con l'aiuto della computer graphics, qualche possibile approccio.
Gian Marco Todesco è nato a Bologna il 21/6/63, residente
in Roma, laureato in fisica a Bologna nel '88, ricercatore INFN
a contratto 1990-1995, professore a contratto presso l'Università
dell'Aquila: 1993-1998. È attualmente direttore del dipartimento
ricerca e sviluppo della società DigitalVideo s.r.l. Si è
occupato: di progettazione VLSI, di linguaggi formali e compilatori,
di computer graphics.
Giorgio Koch, Università "La Sapienza", Roma
La matematica dell'incertezza
L'incertezza ( e i modelli incerti) giocano un ruolo fondamentale
nella vita di tutti i giorni, nello sviluppo della scienza, nella
nostra formazione culturale. E l'incertezza può (e deve)
avere una formalizzazione matematica, così da consentire
la deduzione di risultati qualitativi e/o quantitativi, e l'assunzione
di decisioni. Verrà poi fatto cenno ad alcune problematiche
in biologia, in economia, in statistica, in affidabilità.
Cenni biografici: nascita 18/10/42. Laurea in ingegneria elettronica,
La Sapienza- Roma. Ricercatore CNR, poi assistente universitario
(Univ. Roma La Sapienza), professore incaricato (Univ. L'Aquila
e La Sapienza- Roma), professore ordinario (Univ. Lecce, La Sapienza-
Roma e Roma Tre). Attualmente in pensione.
Attività didattica e di ricerca nei settori della sistemistica,
del calcolo delle probabilità e dei processi aleatori, dei
modelli in biologia, ingegneria, comunicazioni.
Alessandro Treves, SISSA, Trieste
Cos'è che ci ha fatto mammiferi?
Raccontero' dei principali cambiamenti, veri e propri salti dell'evoluzione,
avvenuti nel nostro cervello 200 milioni di anni fa, alla transizione
fra progenitori rettili e mammiferi primordiali. Cerchero' poi di
spiegare perche' per comprendere questi cambiamenti sia utile costruire
modelli matematici semplificati, simulabili al calcolatore o addirittura
studiabili analiticamente, delle reti neurali che si sono evolute,
e di quelle che non si sono evolute ma forse avrebbero potuto evolversi....
Alessandro Treves è nato a Viareggio nel 1960. Ha studiato
a Yale, a Firenze e alla Sapienza di Roma, dove si è laureato
in Fisica. Cominciato un dottorato in fisica teorica all'Università
Ebraica di Gerusalemme, si è là trovato a partecipare
all'anno di attività interdisciplinari fra fisica e neuroscienze,
che ha rappresentato un po' l'atto di nascita di quella comunità
di fisici che si è appassionata a cercare di capire come
funziona il cervello. Dopo un postdoc nel laboratorio di neurofisiologia
di Edmund Rolls a Oxford, è approdato alla SISSA, dove attualmente
è professore associato di fondamenti anatomo-fisiologici
dell'attività psichica. Ha scritto fra l'altro un libretto
divulgativo, Come Funziona la Memoria, per la Bruno Mondadori, nel
1999. L'attività del suo gruppo di ricerca, Limbo, è
illustrata nella pagina web www.sissa.it/~ale/limbo.html
Fabrizio Luccio, Università di Pisa
Algoritmi, divinità e gente comune
Benché gli algoritmi siano procedimenti per risolvere problemi
arbitrari, essi cadono oggi nel dominio esclusivo dell'informatica
e della matematica. Questo intervento si propone di illustrare in
modo informale ma scientificamente rigoroso cosa sia un algoritmo
impiegando nozioni tratte dai campi più diversi. In particolare
si discute l'intervento del caso nella costruzione di algoritmi
in parte aleatori, come esempio interessante e utile. Complessivamente
l'intervento è rivolto alle persone curiose di temi scientifici
e del ruolo che questi rivestono nella cultura generale e richiede
per essere compreso solo alcune semplici cognizioni di aritmetica.
Fabrizio Luccio è nato a Tripoli nel 1938, ha studiato
ingegneria
elettronica a Milano, ha insegnato nelle università di molti
paesi; è
oggi professore ordinario d'informatica nell'Università di
Pisa e decano degli
informatici universitari in Italia. Affianca la ricerca e l'insegnamento
universitario a un'intensa cooperazione scientifica con i paesi
in via di sviluppo per conto dell'UNESCO e dell'Universita' di Pisa.
È autore di numerosissimi articoli scientifici e di alcuni
libri di testo universitari di larga diffusione. Ha inoltre pubblicato,
con Linda Pagli, il libro divulgativo "Algoritmi, divinita'
e gente comune" (Editore ETS, 1999) che ha dato il nome a questo
intervento.
Ottavia Foà, Liceo Sc. "G.Galilei", Trieste
Quanta matematica in un racconto! I sette
messaggeri di Dino Buzzati
Ad alcune classi del Liceo Scientifico Galilei è stato proposto
di analizzare il racconto "I sette messaggeri" e di riconoscere
le relazioni matematiche su cui si basa il testo. I ragazzi hanno
lavorato con diverse strategie, utilizzando tabelle, grafici, equazioni
lineari, valori assoluti, successioni... L'esperienza didattica
sarà illustrata con l'ausilio di una presentazione multimediale
realizzata dagli studenti.
Ottavia Foà è nata a Milano nel 1960. Si è
laureata in Fisica presso l’Università di Milano nel
1985 e dal 1986 ha insegnato matematica e fisica. Dal 1992 è
docente di ruolo presso il Liceo Scientifico Galilei di Trieste.
Dal 1997 è membro della redazione di La Fisica nella Scuola,
bollettino trimestrale dell’Associazione per l’Insegnamento
della Fisica (AIF), e del gruppo di lavoro dell’AIF “Telematica
e nuove tecnologie didattiche multimediali”; dal 1998 è
formatrice dell’Associazione per la Didattica con le Tecnologie
(ADT). A Trieste ha collaborato con il Laboratorio dell’Immaginario
Scientifico, con la SISSA (progetto Ulisse) e con Eureka, uno dei
settori di intervento del Centro Interdipartimentale per la Ricerca
Didattica (CIRD) dell'Università di Trieste.
Alvise Vidolin, Conservatorio "B. Marcello", Venezia
Numero e suono
Come è noto, il legame tra musica e matematica si allunga
nel tempo e sono molti i momenti di stimolo reciproco che hanno
caratterizzato l'evoluzione di queste due discipline. Nella seconda
metà del XX secolo tale legame si è arricchito di
nuovi contenuti grazie ad un vivace interesse per il pensiero scientifico
da parte del mondo dell'arte e allo sviluppo in campo musicale dell
amusica elettronica e della musica informatica. Già all'inizio
degli anni '50 il giovane compositore Karlheinz Stockhausen progetta
e realizza una composizione musicale elettronica tutta basata sul
numero 6 estendendo la tecnica compositiva seriale alla composizione
del suono. Negli stessi anniun altro compositore Iannis Xenakis
si interessa alla composizione di eventi sonori complessi caratterizzati
dalla presenza simultanea di un elevato numero di particelle sonore
microscopiche e ben presto si accorge che il controllo di questi
micro suoni poteva essere realizzato solo su base statistica dando
origine così alla musica stocastica. Qualche anno più
tardi, con la diffusione dei primi computer, diventa possbile dar
corpo musicale alla teoria del campionamento di Shannon, ovvero
alla possibilità di rappresentare il suono e quindi la musica
come una sequenza di numeri. Nascono così le tecniche di
sintesi digitale del suono tramite le quali molti compositori si
sono spinti a progettare anche i suoni della propria composizione
in un processo unico e integrato. La ricerca comunque non si è
limitata alla sola direzione del controllo matematico del microcosmo
sonoro, ma è stata sempre affiancata dallo studio dei processi
compositivi a più alto livello che sconfinano nel settore
della cosiddetta musica artificiale.
Nel corso dell'intervento verranno illustrate le principali tappe
di questo percorso di ricerca musicale avvalendosi di esemplificazioni
visive e sonore.
Alvise Vidolin nasce a Padova nel 1949 dove compie studi scientifici
e musicali. E' docente di Musica elettronica presso il Conservatorio
"B. Marcello" di Venezia e di Musica elettronica e informatica
presso l'Accademia Internazionale della Musica delle Scuole Civiche
di Milano. Collabora dal 1974 con il Centro di Sonologia Computazionale
(CSC) dell'Università di Padova partecipando alla sua fondazione,
svolgendo attività didattica al corso di Sistemi di Elaborazione
per la Musica della Facoltà d'Ingegneria e di ricerca nel
campo della composizione assistita dall'elaboratore ed è
tuttora membro del direttivo. Co-fondatore dell'Associazione di
Informatica Musicale Italiana (AIMI) ne ha assunto la presidenza
nel triennio 1988-90 ed è tuttora membro del direttivo. Dal
1977 ha collaborato in varie occasioni alla Biennale di Venezia
soprattutto in veste di responsabile del Laboratorio permanente
per l'Informatica Musicale della Biennale (LIMB). Dal 1992 al 1998
ha collaborato con il Centro Tempo Reale di Firenze come responsabile
della produzione musicale. E' inoltre membro del comitato scientifico
dell'Archivio Luigi Nono. Ha curato la realizzazione elettronica
e la regia del suono di molte opere musicali collaborando con diversi
compositori tra cui Claudio Ambrosini, Giorgio Battistelli, Luciano
Berio, Aldo Clementi, Wolfango Della Vecchia, Franco Donatoni, Adriano
Guarnieri, Luigi Nono, Salvatore Sciarrino, curandone l'esecuzione
in festival e teatri internazionali. Ha pubblicato lavori di carattere
scientifico e divulgativo, e tenuto numerose conferenze sui rapporti
tra musica e tecnologia. Svolge attività di ricerca scientifica
studiando le potenzialità compositive ed escutive offerte
dai mezzi informatici in tempo reale e dai sistemi multimediali.
Giorgio Dendi, Trieste
Vincitore dei Campionati Internazionali di Giochi Matematici, Il
fascino dei giochi matematici.
Ci può essere qualcosa di divertente nella matematica e
nelle gare che si svolgono ogni anno? No, perché già
la matematica scolastica era pesante, figuriamoci in una gara, dove
la difficoltà è esasperata! E se invece ci accorgessimo
che giornalmente ognuno di noi risolve, senza pensarci, tanti problemi
matematici molti più difficili di quelli scolastici e di
quelli delle gare? Allora tutto diventa facile, e chiunque potrebbe
essere in grado di risolvere problemi matematici neppure contemplati
dai testi scolastici a causa della loro difficoltà!
Gli scettici saranno smentiti!
Note biografiche: Ho 44 anni, partecipo dal 2000 alle finali
delle gare di matematica a Parigi, e mi sono appassionato a questa
parte della matematica, per cui da quel momento preparo la squadra
triestina che andrà a Milano, poi quella italiana che andrà
a Parigi. Partecipo poi al Congresso annuale della Bocconi con piccoli
interventi, e ho qualche paginetta sul sito della Bocconi. Ho parecchi
interventi su altri siti (in particolare Basecinque), vengo specco
citato da Peres sulla pagina matematica de "La stampa".
Sono parecchie decine i giochi ideati da me, e sul numero di dicembre
di "Focus" è stata pubblicata una mia trovata sugli
euro, che ora, con una piccola modifica, è diventata un gioco
di prestigio. Dal punto di vista enigmistico, ho composto migliaia
di giochi, pubblicati su "La Settimana Enigmistica" e
giornali simili, oppure su riviste per soli abbonati con giochi
b. Sono stato più volte, in momenti diversi, campione
italiano sia di composizione sia di soluzione, sia di rebus sia
di giochi in versi del tipo anagrammi, sciarade, indovinelli...
Ho partecipato a molti quiz televisivi, e dal punto di vista enigmistico,
mi sono presentato a "Scommettiamo che...?" con la proposta
di costruire da zero un cruciverba in diretta, con due parole di
12 lettere obbligate che mi venivano date all'istante, in un tempo
massimo di 3 minuti.
Gianfranco Gambarelli, Università di Bergamo
John Nash dal Nobel all'Oscar
"A beautiful mind" ha vinto quattro Oscar e due "Golden
Globe". Diretto da Ron Howard e interpretato da Russell Crowe,
trae spunto dalla vita di John Nash, premio Nobel per l'Economia.
Questa connessione fra scienza e cinema è dovuta principalmente
alle tormentate e sorprendenti vicende del grande matematico, nonché
all'importanza delle sue scoperte. Nash è qualcosa di più
di un "Nobel", visto che i suoi lavori sono noti a gran
parte degli studenti di scienze economiche in tutto il mondo. In
questa comunicazione Gianfranco Gambarelli presenterà una
breve introduzione indolore alla Teoria dei Giochi e ai principali
risultati di Nash, insieme a qualche testimonianza personale su
di lui, con particolare riferimento alle differenze fra film e realtà.
Gianfranco Gambarelli è professore ordinario di Metodi
Matematici, Teoria dei Giochi e delle Decisioni presso la Facoltà
di Economia dell'Università degli Studi di Bergamo (che ha
presieduto per due mandati) e presso l’Accademia della Guardia
di Finanza. Ha avuto esperienze di lavoro in ambito informatico,
bancario, aziendale e universitario. Divenuto giovanissimo ordinario
di Matematica, si è occupato principalmente di applicazioni
politiche e finanziarie della teoria dei giochi e delle decisioni,
logica, geometria, informatica, programmazione intera, matematica
finanziaria e teoria del trasporto.
Appartiene ai comitati editoriali di:
- "Optimization" (Overseas Publishers Association, Amsterdam),
- "Central European Journal for Operations Research" (Physica-Verlag,
Heidelberg)
- "Journal of European Business Education" (Buckinghamshire
B.S.).
- "Control and Cybernetics" (Accademia Polacca delle Scienze,
Varsavia).
Ha prodotto una settantina di pubblicazioni; in particolare ha pubblicato
lavori congiunti con vari autori stranieri: Irinel Dragan, Josep
Freixas, Jerzy Holubiec, Janusz Kacprzyc, Zigbriev Lucki e Guillermo
Owen.
Fra i libri in lingua italiana: "Metodi di Decisione"
(ed. Hoepli, Milano); "Introduzione all'informatica per managers"
(ed. Angeli, Milano); "Come preparare una tesi scientifica
di laurea o dottorato" (ed. SIPIEL, Milano) giunto alla terza
edizione in polacco (ed. Universitas, Krakow), "Giochi competitivi
e cooperativi" (ed. CEDAM, Padova, in fase di seconda edizione)
nonché alcune raccolte di poesie.
Per ulteriori informazioni www.unibg.it/dmsia/staff/gambar.html
Almerigo Murli, Università di Napoli
La matematica e il goal fantasma
Il seminario illustra alcune problematiche che sono alla base
della progettazione e realizzazione di un sistema software per la
segnalazione automatica del goal in una partita di calcio. In particolare,
sono evidenziati gli aspetti della matematica legati alla elaborazione,
in tempo reale, di sequenze di immagini acquisite durante
le riprese televisive e, infine, viene mostrato un esempio di funzionamento
di un simulatore software.
Il Prof. Almerico Murli è ordinario nell’Università
degli Studi di Napoli Federico II, ove ricopre la cattedra di Calcolo
Numerico e Programmazione.
L’attività scientifica e didattica del Prof Almerico
Murli si colloca nell’ambito della Matematica Computazionale
e più in generale del Calcolo Scientifico, ed è rivolta
all’analisi ed allo sviluppo di metodi e strumenti per la
risoluzione dei problemi tecnico-scientifici mediante calcolatore.
Il Prof. Almerico Murli è responsabile della Sezione di Napoli
dell’Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni (ICAR-CNR)
del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Milvia Corso, Istituto Magistrale "G. Carducci",
Trieste
Usare internet per studiare le varie
culture attraverso le pubblicità
Dopo aver evidenziato che lo scopo di un messaggio pubblicitario
è la persuasione e non l'informazione, intendo illustrare
le sue caratteristiche, soprattutto dal punto di vista dei linguaggi
utilizzati (verbali e non verbali).
Intendo poi mostrare il legame che esiste con la cultura del target
della pubblicità, ache attraverso esempi concreti. Mostrerò
poi parte dei risultati del lavoro svolto dai ragazzi in una classe
e le loro riflesioni derivanti dal confronto di pubblicità
degli stessi prodotti, ricavati da siti Internet di tutto il mondo.
Milvia Corso si è laureata in Matematica nel 1979 con
una tesi in Teoria dell'Informazione dal titolo Codofica Universale
per le sorgenti d'Informazione (discussa con il prof. G. O. Longo).
Abilitata all'insegnamento di Informatica nel 1983 insegna Informatica
dal 1980-81. Dal 1995 si occupa di formazione di docenti. E' stata
utilizzata tre anni su progetti di innovazione didattica, (dal
1996-97 al 1998-99). Ha vinto un concorso a titoli ed esami e svolge
da tre anni l'attività di supervisore del tirocinio presso
la SSISS di Trieste. Da 4 anni ha dei contratti presso l'Università
di Trieste. Ha collaborato con varie società per la produzione
di software.
Stefano Bistarelli, CNR, Pisa e Università
"G. D'Annunzio", Pescara
Impronte digitali, autenticazione e SmartCards
Dopo aver descritto la struttura di una impronta digitale, si discuterà
del loro utilizzo come strumento di identificazione e autenticazione.
Si introdurrà il problema della privacy delle informazioni
e come questo possa essere risolto in questo caso utilizzando SmartCards
come contenitori per il template dell'impronta. Una dimostrazione
sarà parte integrante del seminario. Una applicazione esempio
sarà illustrata.
Laureato con lode in Scienze dell’Informazione presso
l’università di Pisa nell’aprile 1994. Nell’
aprile 2001 consegue il titolo di dottore di Ricerca con la tesi
“Soft Constraint Solving and programming” che vince
due importanti premi dell’informatica italiana:
- Migliore tesi in Informatica teorica (premio assegnato dal capitolo
italiano della European Association of Theoretical Computer Science
(EATCS), e
- Migliore Neo Dottore di Ricerca In Intelligenza Artificiale (premio
assegnato dall’Associazione Italiana per l’Intelligenza
Artificiale (AI*IA)
Nel Settembre 2002 diventa ricercatore presso il dipartimento di
Scienze, Università di Chieti-Pescara.
Dal dicembre 2002 è anche collaboratore scientifico dell’IIT
– CNR a Pisa. Il CNR lo propone per il Cor Baayen award e
viene nominato rappresentante per l’Italia. Il premio annuale
è dato al giovane ricercatore più promettente nel
campo dell’Informatica e della Matematica.
Attualmente è responsabile di alcuni progetti di ricerca
riguardante l’interazione di SmartCard con tecnologie biometriche.
Elisabetta Testi, Assessore all'Organizzazione Risorse
Umane del Comune di Firenze
La matematica come risorsa per gestire
la complessità
La matematica, ovvero una risorsa per gestire la complessità:
questo tema ha accompagnato varie fasi della mia vita professionale
e proprio oggi, nel ruolo che mi trovo a ricoprire, emerge ancor
più prepotentemente.
Vorrei condividere con voi questa mia interpretazione della matematica,
razionalizzando alcuni passaggi che essenzialmente si riflettono
in tre domande, a cui cercherò di dare risposta con il mio
intervento:
- La prima domanda nasce dalla mia esperienza personale: cosa ho
usato io della matematica nella mia vita lavorativa?
- Le seconda affronta il punto di vista della selezione del personale:
come mai mi sono spesso ritrovata a "scegliere" laureati
in matematica per posizioni aperte in azienda?
- La terza, ed ultima, vuole esplorare il punto di vista di altri
laureati in matematica in merito alla mia interpretazione della
matematica: cosa ne pensano colleghi, collaboratori, amici e amiche
che ho incontrato nel corso del mio percorso professionale e che
si sono espressi professionalmente in settori diversi?
Attraverso questo percorso, spero di poter offrire alcuni spunti
interessanti a chi come voi si dovrà affacciare alla scelta
universitaria, ai suoi riflessi sul mondo del lavoro ed affrontarne
la complessità.
Elisabetta Tesi ha 45 anni. Sposata, laureata in matematica,
fino al 2001 partner responsabile per Ernst & Young, ha curato
in particolare i progetti di cambiamento organizzativo legati all'innovazione
tecnologica Prima di approdare alla Ernst & Young è stata
responsabile per il gruppo Olivetti della funzione Organizzazione
alla Direzione Personale. Elisabetta Tesi vanta collaborazioni accademiche
con l'Università cattolica e professionali con Ferrovie dello
Stato e Società autostrade. E' anche docente, membro del
comitato scientifico dell'Istituto superiore Sant'Anna di Pisa.
E' anche autrice di un libro sull'argomento "Infomobility".
Programma del concerto "Pars numeralis in musica":
Karlheinz Stockhausen Studie II (1954) per
suoni elettronici
Franco Evangelisti 4! (1954-55) piccoli pezzi per
pianoforte e violino
Andrzej Dobrowolski Musica per nastro magnetico e oboe
solo (1965)
Francois Bayle Lignes et points (1966) musica elettroacustica
Gottfried Michael Koenig Segmente 99-105 (1981) per
violino e pianoforte
John Young Pythagora's Curtain (2001) musica elettroacustica
Tom Johnson Rational Melodies no. XI, VI, XX da Rational
Melodies (1982) per clarinetto solo
Alessandro Croci e Paolo Girol Mi sentirò con Ale
(2003) opera audiovisiva digitale
Violino: Simona Cavuoto
Pianoforte: Erica Bisesi
Oboe: Serena Gani
Clarinetto: Massimiliano Miani
Regia del suono: Alessandro Croci, Chiara Marini
Programma del concerto di venerdì 21
marzo:
Carlos Chàvez Toccata (Allegro sempre giusto
- Largo - Allegro un poco marziale - Vivo)
Fermina Casanova Tres estudios (Contoneos - Baguala - Ancestors)
(prima esecuzione assoluta)
Thomas Gauger Gainsborough
Jack Jenny Pursuit...
Anthony Cirone 4/4 for four
Vic Firth Encore in jazz
Gruppo Percussioni Trieste
Marina de Feno, Jasna Kos, Anna Missio, Gabriele Petracco, Giuseppe
Rubbo, Ottavia Seriani, Nadir Sidali, Agnese Sodani, Giulio Trani,
Walter von Suÿlekom.
Direzione Fabián Pérez Tedesco
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